- Oggetto:
- Oggetto:
Medicina di Laboratorio (D.M. 270) can.B
- Oggetto:
Laboratory Medicine
- Oggetto:
Anno accademico 2013/2014
- Codice dell'attività didattica
- MED0175
- Docenti
- Prof. Gianpiero PESCARMONA (Docente Responsabile del Corso Integrato)
Prof. Dario ROCCATELLO (Docente Titolare dell'insegnamento)
Dott. Simone BALDOVINO (Docente Titolare dell'insegnamento) - Corso di studi
- [f007-c601] laurea a ciclo unico in medicina e chirurgia - a torino
- Anno
- 3° anno
- Tipologia
- --- Nuovo Ordinamento ---
- Crediti/Valenza
- 4
- SSD dell'attività didattica
- BIO/12 - biochimica clinica e biologia molecolare clinica
MED/05 - patologia clinica - Modalità di erogazione
- Tradizionale
- Lingua di insegnamento
- Italiano
- Modalità di frequenza
- Obbligatoria
- Tipologia d'esame
- Orale
- Modalità d'esame
- Domande sugli argomenti svolti a lezione
- Prerequisiti
- Patologia Generale, Biochimica, Fisiologia
- Oggetto:
Sommario insegnamento
- Oggetto:
Obiettivi formativi
OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Lo studente deve essere in grado di valutare criticamente sia il valore delle metodologie pertinenti alla Medicina di Laboratorio, sia il significato dei dati da essa ottenibili relativi alle condizioni patologiche dell’Uomo, di approfondire le conoscenze biochimiche e di patologia molecolare su una singola patologia o impostare un lavoro di ricerca, valutare le circostanze analitiche e biologiche che possono indurre ad un’errata interpretazione dei risultati, metterli in relazione alle diverse situazioni fisiopatologiche onde arrivare ad una decisione medica. Tali obiettivi saranno raggiunti mediante due cicli di lezioni di Biochimica clinica e Patologia clinica.• Biochimica clinica: Saper richiedere e interpretare i comuni dati di laboratorio e all’occasione essere in grado di richiedere nuovi esami in funzione di un’ipotesi patogenetica. Tale ipotesi deve derivare da un approfondimento delle basi biochimiche della patologia del singolo paziente, i cui strumenti sono: libri, banche dati e siti di interesse medico su Internet. Il sito del Corso (http://flipper.diff.org/) è stato costruito per offrire allo studente un approccio ragionato all’analisi delle basi molecolari dei sintomi.
• Patologia clinica: gli studenti dovranno essere in grado di comprendere ed interpretare le informazioni ottenute dai dati di laboratorio, valutare le circostanze analitiche e biologiche che possono indurre ad un’errata interpretazione dei risultati, metterli in relazione alle diverse situazioni fisiopatologiche onde arrivare ad una decisione medica. Il modulo è in particolare volto a sviluppare le capacità di interpretazione in tempo reale dei principali parametri bioumorali della diagnostica dei disordini renali, cardiaci, epatici, immunologici ed ematologici e a fornire un’adeguata conoscenza del buon uso del sangue e dei suoi derivati e delle tecniche e delle indicazioni dell’aferesi produttiva e terapeutica.OBIETTIVI DELLA DIDATTICA INTERATTIVA
Frequenza a piccoli gruppi presso i laboratori delle strutture presso le quali operano i docenti afferenti ai settori scientifico-disciplinari coinvolti. Se necessario verranno programmate esercitazioni di tipo seminariale a più ampi gruppi. La didattica interattiva avrà lo scopo di approfondire alcuni argomenti di particolare interesse e di far conoscere le problematiche dell’organizzazione del funzionamento di un laboratorio diagnostico, per meglio comprendere il dato analitico ed interpretare le informazioni ottenute.- Oggetto:
Risultati dell'apprendimento attesi
Capacità di interpretare i dati di laboratorio sulla base delle conoscenze di Biochimica e Patologia
- Oggetto:
Modalità di verifica dell'apprendimento
Domande orali volte a valutare la capacita di ragionamento nell’identificare le cause delle malattie
- Oggetto:
Contenuti
MODULO DI PATOLOGIA CLINICA
• Introduzione alla patologia clinica e ciclo analitico.
• La variabilità in Medicina di Laboratorio.
• Parametri di funzione renale
• L’esame delle urine: composizione delle urine normali e patogenesi delle variazioni riscontrabili, raccolta e conservazione dei campioni, tecniche di valutazione dei parametri chimico-fisici e del sedimento, valutazione della proteinuria.
• Grandi sindromi patologico-cliniche di interesse nefrologico.
• Determinazione ed interpretazione dell’equilibrio idro-elettrolitico e del bilancio emogasanalitico: valutazione dell’omeostasi e delle alterazioni di sodio, potassio e dell’equilibrio acido-base.
• Valutazione del metabolismo del calcio, del magnesio e del fosforo.
• L’esame emocromocitometrico: introduzione all’esame emocromocitometrico, biopsia ed aspirato osteomidollare, approccio di laboratorio alle anemie, anomalie numeriche della serie bianca e delle piastrine.
• Approccio laboratoristico ai disordini della coagulazione: cenni di fisiologia della coagulazione, approccio clinico-patologico di primo livello ai disordini della coagulazione, monitoraggio della TAO .
• Principi di diagnostica delle patologie autoimmuni: proteine di fase acuta e loro significato, anticorpi coinvolti nelle principali patologie autoimmuni sistemiche.
• Diagnosi allergologica: approccio clinico-laboratoristico di primo livello alle patologie allergiche.
• Le proteine del plasma: alterazioni delle proteine plasmatiche e loro significato diagnostico.
• Enzimologia clinica: valutazione di laboratorio delle patologie cardiache (infarto e scompenso cardiaco) ed epatiche (necrosi epatica e colestasi)
• Medicina trasfusionale: raccolta del sangue, valutazioni pretrasfusionali, i gruppi sanguigni, terapia trasfusionale e sue complicazioni. L’emolisi immunomediata. Cenni di terapia con componenti. Trattamenti aferetici.MODULO DI BIOCHIMICA CLINICA
• Caratteristiche degli esami di laboratorio
- generalità sulle tecniche che si usano in laboratorio, caratteristiche delle misure (definizione di precisione, accuratezza, ecc.; controllo di qualità).
- modalità di richiesta degli esami; quali, come e perché.
- correlazione tra quadro clinico e dati di laboratorio; predittività di un test.
- attori di rischio o indicatori di rischio? (colesterolo).
• Caratterizzazione dei sintomi e dei pazienti su una base biochimica/ cellulare:
- la vita come sistema dissipativo e caotico.
- evoluzione dei sistemi biologici (vie metaboliche, molecole, specie, storia dei singoli individui) attraverso biforcazioni/catastrofi successive dipendenti dalle condizioni ambientali. Es.: colesterolo/acidi grassi, farnesile/squalene, provit D3/progesterone, avere figli o no.
- omogeneità di comportamento a livello cellulare (sistemi eterogenei con distribuzione asimmetrica degli ioni Ca++, K+, Na+. Livelli di Ca++ intracellulare e trasduzione del segnale, consumo di glucoso, consumo di O2, fosforilazione di proteine).
- competizione tra le cellule per le molecole essenziali (O2, glucoso, ferro, aminoacidi) sia a livello di organismi diversi che di cellule diverse dello stesso organismo. Importanza della distribuzione spaziale dei nutrienti essenziali nel definire le caratteristiche del metabolismo e della morfologia degli organismi (ruolo del citocromo P450, sua induzione da barbiturici; carenza di Fe, calo estrogeni, no gravidanza).
- organizzazione ciclica con feedback negativo degli alberi evolutivi e dei sistemi in competizione tra di loro. Esempi: predatore/preda, sintesi del colesterolo (estrogeni, DHEA S, testosterone, genisteina), controllo glicemico.
- il sintomo come prodotto di una alterazione della gestione del calcio in tessuti diversi.
- costrizione del muscolo liscio: coliche addominali, asma, ipertensione, cefalea, ictus, cardiopatia ischemica.
- iperaggregabilità piastrinica, piastrinopenia.
- regolazione della sintesi dell’ossido di azoto (NO) e suo ruolo nel feedback negativo dell’influsso di calcio.
- regolazione dell’assorbimento del calcio in funzione del fabbisogno e dell’età.
- la disponibilità di citocromi per un corretto funzionamento cellulare, difetti nella sintesi dell’eme e carenze di ferro nella patogenesi del sintomo. Esempi di situazioni in cui la competizione per il ferro può portare a carenze relative: difetti dietetici, perdite emorragiche, infezioni (batteri, virus), sistema immunitario (malattie autoimmuni, vaccinazioni, timo), tumori, feto.- Oggetto:
Programma
MODULO DI PATOLOGIA CLINICA
• Introduzione alla patologia clinica e ciclo analitico.
• La variabilità in Medicina di Laboratorio.
• Parametri di funzione renale
• L’esame delle urine: composizione delle urine normali e patogenesi delle variazioni riscontrabili, raccolta e conservazione dei campioni, tecniche di valutazione dei parametri chimico-fisici e del sedimento, valutazione della proteinuria.
• Grandi sindromi patologico-cliniche di interesse nefrologico.
• Determinazione ed interpretazione dell’equilibrio idro-elettrolitico e del bilancio emogasanalitico: valutazione dell’omeostasi e delle alterazioni di sodio, potassio e dell’equilibrio acido-base.
• Valutazione del metabolismo del calcio, del magnesio e del fosforo.
• L’esame emocromocitometrico: introduzione all’esame emocromocitometrico, biopsia ed aspirato osteomidollare, approccio di laboratorio alle anemie, anomalie numeriche della serie bianca e delle piastrine.
• Approccio laboratoristico ai disordini della coagulazione: cenni di fisiologia della coagulazione, approccio clinico-patologico di primo livello ai disordini della coagulazione, monitoraggio della TAO .
• Principi di diagnostica delle patologie autoimmuni: proteine di fase acuta e loro significato, anticorpi coinvolti nelle principali patologie autoimmuni sistemiche.
• Diagnosi allergologica: approccio clinico-laboratoristico di primo livello alle patologie allergiche.
• Le proteine del plasma: alterazioni delle proteine plasmatiche e loro significato diagnostico.
• Enzimologia clinica: valutazione di laboratorio delle patologie cardiache (infarto e scompenso cardiaco) ed epatiche (necrosi epatica e colestasi)
• Medicina trasfusionale: raccolta del sangue, valutazioni pretrasfusionali, i gruppi sanguigni, terapia trasfusionale e sue complicazioni. L’emolisi immunomediata. Cenni di terapia con componenti. Trattamenti aferetici.MODULO DI BIOCHIMICA CLINICA
• Caratteristiche degli esami di laboratorio
- generalità sulle tecniche che si usano in laboratorio, caratteristiche delle misure (definizione di precisione, accuratezza, ecc.; controllo di qualità).
- modalità di richiesta degli esami; quali, come e perché.
- correlazione tra quadro clinico e dati di laboratorio; predittività di un test.
- attori di rischio o indicatori di rischio? (colesterolo).
• Caratterizzazione dei sintomi e dei pazienti su una base biochimica/ cellulare:
- la vita come sistema dissipativo e caotico.
- evoluzione dei sistemi biologici (vie metaboliche, molecole, specie, storia dei singoli individui) attraverso biforcazioni/catastrofi successive dipendenti dalle condizioni ambientali. Es.: colesterolo/acidi grassi, farnesile/squalene, provit D3/progesterone, avere figli o no.
- omogeneità di comportamento a livello cellulare (sistemi eterogenei con distribuzione asimmetrica degli ioni Ca++, K+, Na+. Livelli di Ca++ intracellulare e trasduzione del segnale, consumo di glucoso, consumo di O2, fosforilazione di proteine).
- competizione tra le cellule per le molecole essenziali (O2, glucoso, ferro, aminoacidi) sia a livello di organismi diversi che di cellule diverse dello stesso organismo. Importanza della distribuzione spaziale dei nutrienti essenziali nel definire le caratteristiche del metabolismo e della morfologia degli organismi (ruolo del citocromo P450, sua induzione da barbiturici; carenza di Fe, calo estrogeni, no gravidanza).
- organizzazione ciclica con feedback negativo degli alberi evolutivi e dei sistemi in competizione tra di loro. Esempi: predatore/preda, sintesi del colesterolo (estrogeni, DHEA S, testosterone, genisteina), controllo glicemico.
- il sintomo come prodotto di una alterazione della gestione del calcio in tessuti diversi.
- costrizione del muscolo liscio: coliche addominali, asma, ipertensione, cefalea, ictus, cardiopatia ischemica.
- iperaggregabilità piastrinica, piastrinopenia.
- regolazione della sintesi dell’ossido di azoto (NO) e suo ruolo nel feedback negativo dell’influsso di calcio.
- regolazione dell’assorbimento del calcio in funzione del fabbisogno e dell’età.
- la disponibilità di citocromi per un corretto funzionamento cellulare, difetti nella sintesi dell’eme e carenze di ferro nella patogenesi del sintomo. Esempi di situazioni in cui la competizione per il ferro può portare a carenze relative: difetti dietetici, perdite emorragiche, infezioni (batteri, virus), sistema immunitario (malattie autoimmuni, vaccinazioni, timo), tumori, feto.Testi consigliati e bibliografia
- Oggetto:
PATOLOGIA CLINICA
Testo consigliato per lo studio
• M. Laposata, Medicina di laboratorio: la diagnosi della malattia nel laboratorio clinico, Piccin editore, 2011.
• L.M. Sena, Argomenti di Patologia Clinica e Microbiologia Clinica, Cortina Editore, Torino, 2003.Letture consigliate per propedeutica ed approfondimenti
• Pontieri, Russo Frati, Patologia generale, Ediz. Piccin Padova (III ed.).
• Covelli, Spandrio coll., Medicina di Laboratorio, Ediz. Sorbona, Milano.
• Burlina, Elementi di patologia e Biochimica clinica, Ediz. Medico Scientifiche, Torino.Sito web della Patologia clinica Torino: http://www.patclin.unito.it
Raccolta di diapositive ed appunti
BIOCHIMICA CLINICA
L’introduzione al corso con i link ai testi di consultazione, articoli e testi utili per l’approfondimento di singole parti del corso si trovano all’indirizzo: http://flipper.diff.org/app/tools/info/21
- Oggetto:
Note
Il corso integrato di Medicina di Laboratorio è organizzato in due moduli didattici:
• Modulo di Patologia Clinica
• Modulo di Biochimica Clinica- Oggetto: